Accumulare sudore in eccesso sul cuoio capelluto può provocare cattivi odori e prurito alla testa, che quindi si può irritare. Se il prurito si accompagna anche ad una perdita di capelli, è meglio andare a fondo con l’indagine e consultare il proprio tricologo di fiducia; se invece lavare più frequentemente i capelli o cambiare i detergenti per capelli con un prodotto più specifico serve già a ottenere qualche beneficio, allora significa che l’iperidrosi va letta come un fenomeno momentaneo, da prevenire e prendere per tempo in vista della prossima stagione estiva.
Molto infatti si fa contro l’iperidrosi in chiave di prevenzione: se generalmente riguarda anche altre zone del corpo, si possono studiare dei piani d’azione assieme ad un dermatologo che potrà pianificare trattamenti specifici ad hoc oppure un trattamento chirurgico.
Per quanto l’ipersudorazione dei capelli, sarà il tricologo di fiducia a fornire la soluzione corretta: a partire da un esame accurato del capello potrà stabilire la gravità del disturbo e fornire informazioni utili sulla sua causa (patologia o condizione psicofisica momentanea) e sui rimedi.
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